lunedì 19 marzo 2012

mercoledì, 31 gennaio 2007


Si pregano i signori condomini di pulirsi il sangue dalle scarpe prima di utilizzare l'ascensore.

Italiani brava gente.
Gente per bene, che non ruba, che non si droga.
Che parla poco e dice poche parolacce, che si veste come si deve, che tiene bel pulito.
Gente che sta nel suo, che va a letto presto e fuma poco, lavoratori, gente che il biglietto del tram lo paga.
Tutta gente onesta, cattolica, battezzata e cresimata, sposata nel modo giusto, in chiesa.
Mica come quei senza dio che manipolano gli embrioni. Loro i bambini preferiscono manipolarli a coltellate quando son già nati, che dà più soddisfazione.
Mica come quei delinquenti dei pacs, che distruggono la famiglia. Loro le famiglie le fanno a pezzi a sprangate, che si fa prima.
Brave persone che fan poco rumore, bravi giovanotti mansueti e un po' torpidi che portano gli zii a fare una gita in macchina, a pezzi nel baule.
Brave mammine casalinghe perfette con la frangetta lustra, che mettono le pattine e lavano col vim il martello con cui hanno rotto il crapino di quel discolo del figlioletto.
Brave ragazzine belline che col fidanzatino non perdono tempo a limonare perché hanno da affilare le lame per scannare mamma e fratellino.
Bravi e robusti operai che quando han bisogno di soldi invece di cercare un finanziamento in banca cercano un bebè da rapire e però, siccome coi bambini proprio non ci san fare, per farlo smettere di piangere non gli sovviene altro che prenderlo a badilate.
Non so voi ma io preferisco i lupi, di cui ho ben presente dove e come sono gli artigli e i denti, a questi cupi agnelli da appartamento con la mannaia nel sacchetto dell'Esselunga.
Preferisco qualunque lupo a questi pecorelloni mansueti e sanguinari, a queste agnelline con gli occhi di ardesia gelata.
Da un sondaggio recente risulta che tra le paure della gente ai primissimi posti figurano i terroristi, gli stranieri, gli zingari. Mammamia gli zingari. Rubano i portafogli, aiuto. Rubano i bambini.
Non so voi, ma se io fossi un bambino preferirei - molto - essere rubato dagli zingari piuttosto che macellato dalla dirimpettaia.


E non mi interessa qui, ora, il fatto di cronaca in sè, o la psicopatologia criminale, o il perchè e il percome.
Ma il fatto che forse abbiamo un po' perso il controllo di ciò di cui è adeguato aver paura.
Dal rapporto Eures-Ansa 2006 si evince che due omicidi su tre sono in ambito familiare: molti molti di più di quelli causati dalla criminalità comune.
Eppure abbiamo paura dei delinquenti e non dei parenti.
E su 600 morti o giù di lì un terzo sono stranieri, rumeni, marocchini e albanesi ai primi posti: per gli stranieri il rischio di morte è 7 volte superiore rispetto a chi è di nazionalità italiana.
Eppure abbiamo paura degli extracomunitari, quando sarebbero piuttosto loro a dover essere terrorizzati.
Negli ultimi anni in Italia ci sono stati zero morti per terrorismo e una media di 5.000 morti all’anno per incidenti stradali. Eppure abbiamo paura dei terroristi e non degli automobilisti.
Si sono verificati in Italia zero casi di contagio da aviaria e grosso modo 12.000 casi di salmonellosi all’anno.
Eppure abbiamo paura dei cigni e non delle cozze.
Abbiamo un folle terrore di essere rapinati e ci incamminiamo in ciabattine sulle vette (una ventina di morti all’anno in montagna e 25/30.000 incidenti sugli sci).
Attrezziamo tecnologici e costosissimi presepi di antifurti affinchè nessuno penetri nella villetta costruita nel letto del fiume, ai piedi della frana, sulle pendici del vulcano.
Teniamo la pistola e l'archibugio carichi per difenderci dall'eventuale furto di una catenina, li teniamo proprio lì sul comodino di fianco all'orsacchiotto del bambino, che così è comodo a giocare con tutti e due, guarda com'è carino quando fa bum bum.

È pericoloso avere paura, perché si diventa pericolosi.
È molto pericoloso avere paura, perché si diventa stupidi.
Ma ancora più pericoloso è avere paura delle cose sbagliate.

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