lunedì 19 marzo 2012

Solare, intrigante, un po' pazzerella

 
giovedì, 28 luglio 2005

E poi già fa caldo, già c’è quest’aria afosa spessa e umidiccia, già si è stanchi e infastiditi dalle troppe cose da fare prima delle ferie, già il caffè qui è tanto cattivo da essere più una punizione che un piacere, già che. Che ci manca solo questa invasione di gnè-gnè, di gattine monelle du du dadada, di allumeuses farlocche come abatjour spolverate di brillantini, di femminucce inquiete che però fan finta di no.
Come esci dalla cerchia dei noti e fidati ti ingolfi nella fanghiglia brulicante e appiccicosa di mezze civetterie, mezze allusioni, mezze promesse, mezze corsette a farsi inseguire per poi schermirsi mannò ma dai ridacchiando vezzose dietro il ventaglio. 
Mi legano i denti tanto da aver voglia di correre a sciacquare la bocca le accerchianti legioni di sbarazzine ansimanti e di frignette che però guarda come son coraggiose, con quei lacrimoni, che tenerezza ti mangerei di baci, micetta.
Sarà che oggi sono di pessimo umore di mio, ma tutte queste paperette gnè gnè io le impalerei.
Così, solo per ripulire un po’ l’aria da questo odore ammorbante di sospirini al white musk.

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