lunedì 19 marzo 2012

 venerdì, 16 marzo 2007


L'odore della paglietta che sfrega il sugo di pomodoro.
L'odore della birra sullo strofinaccio nell'angolo del pavimento.
L'odore dell'aglio che salta nell'olio bollente.
L'odore del vino rosso rimasto sul fondo dei bicchieri.
L'odore delle torte che cuociono nel forno.
L'odore della sera dalla porta.
L'odore del prezzemolo e del pepe.
L'odore dello Splendor Piatti dentro i polpastrelli.
L'odore dell'acqua bollente già salata.
L'odore del formaggio che fonde e carbonizza sulla piastra.
L'odore della cantina.
L'odore di pane della bruschetta.
L'odore del frigorifero aperto.
L'odore della schiuma del latte che bolle e fischia.
L'odore del sudore di chi lavora accaldato.
L'odore del campari col bianco.
L'odore della sigaretta che entra assieme all'aria fredda.
L'odore del burro sciolto con la salvia.
L'odore dello straccio azzurro in fondo al lavello.
L'odore del turacciolo prima di versare.
L'odore di ferro dei coltelli.
L'odore di vapore che sbuffa dalla lavapiatti aperta.
L'odore del dopobarba di chi ha fatto la doccia prima di andare al bar.
L'odore delle padelle mentre le asciughi.
L'odore delle patatine nella ciotola.
L'odore di ghisa rovente dei fornelli.
L'odore del legno dei tavoli.
L'odore dei posacenere quando li svuoti.
L'odore di tutti i salumi a brandelli dietro la lama dell'affettatrice.
L'odore del filtro della lavastoviglie.
L'odore dei grembiuli quando li togli.
L'odore del whisky di dodici anni.
L'odore del fondo del caffè che è il rumore di quando lo sbatti, giù giù in quel pozzo, che chissà dove mai andrà a finire ancora non lo so.
 

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